Intervista a l’Investigatore

Intervista a l’Investigatore:

Intervista prima parte

 Le domande più curiose che vorresti rivolgere ad un investigatore privato!

 Simone, vorrei chiederle innanzitutto da quanti anni svolge tale professione e da dove proviene questa passione per l’investigazione privata

 Mi occupo di investigazioni da circa dieci anni, conseguendo la mia prima Licenza di investigazioni nell’anno 2008.

Non una professione bensì una passione per il mio lavoro: vedere clienti uscire dal mio ufficio appagati e soddisfatti del risultato ottenuto, gratifica la mia persona aggiungendo un tassello in più alla mia esperienza lavorativa nel ramo professionale dell’investigazione privata, poiché in questa professione non si finisce mai di imparare. Nonostante la mia laurea in giurisprudenza, conseguita alla Sapienza di Roma, avevo già l’idee chiare sul mio futuro e pertanto ho scelto di diventare un Investigatore Privato. Ho cominciato cosi ha frequentare corsi e collaborare con dei colleghi amici cercando giorno dopo giorno di imparare e accrescere le mie competenze perché in questa professione l’esperienza non è mai troppa.

I clienti che si rivolgono alla mia agenzia investigativa, possono avere problemi in ambito privato, aziendale, penale o assicurativo. Ci occupiamo di infedeltà coniugali, revisioni assegno di mantenimento, controllo minori, stalker o molestie, infedeltà dei dipendi per falsa malattia o infortunio, concorrenza sleale, contraffazione di marchi e brevetti ecc. ecc. Vengono pertanto acquisite prove utili da esibire in tribunale per la tutela dei propri interessi e diritti.

Ti consideri uno stalker?

Intervista a l’Investigatore:

Assolutamente no. Lo stalker è una persona che molesta in maniera continuativa e direi assillante un’altra persona. In tali casi la vittima sa di essere molestata e pedinata mentre nel mio caso le persone oggetto delle indagini non sanno di essere pedinati e fotografati sino a che il committente non gli mostra le prove acquisite e nella maggior parte dei casi ne vengono a conoscenza direttamente in tribunale.

Il movente dello stalker è quello di perseguitare ossessivamente la persona interessata con appostamenti al di fuori della privacy… il mio obiettivo da investigatore privato è la raccolta prove utili affinchè si possano risolvere controversie che siano private od aziendali. È un nostro dovere osservare il soggetto sotto indagine che sia per un infedeltà coniugale o per un controllo di un dipendente infedele all’azienda. Però devo dire che a volte veniamo etichettati come stalker proprio perché ci introduciamo nelle vite private di persone a noi sconosciute, ma precisiamo: gli obiettivi sono ben diversi tra di loro, per non parlare poi della privacy, un mondo da scoprire anche perché con la professione di investigatore privato, la parola privacy o garante della privacy insidia molte paure nei colleghi pseudo investigatori o investigatori per un giorno, e posso assicurarvi che ce ne sono moltissimi di “loro” i quali non sono a conoscenza neanche di cosa sia.

Qual è stata la scena di sesso più strana che hai osservato?

Intervista a l’Investigatore:

Bhe diciamo che fare appostamenti nel mentre si consuma una scena di sesso, non è così entusiasmante ecco. Non siamo li per goderci lo spettacolo come se guardassimo un film erotico. I nostri appostamenti sono a svariati metri di distanza affinchè la nostra macchina fotografica possa riprendere cosa stia accadendo all’interno di una vettura o di un luogo che non sia di privata dimora.

Durante le indagini ho visto scene incredibili per le quali si potrebbero scrivere pagine e pagine di libro che non avrebbero bisogno di essere romanzate per attirare l’attenzione del lettore…

Le circostanze che fanno capire che si sta consumando una scena di sesso sono molte: finestrini appannati come nella famosa scena del film “Titanic” tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, auto che dondola e rumori inequivoci.

Ti sei mai preso una cotta per una delle donne che hai seguito?

Intervista a l’Investigatore:

No, non mi è mai accaduto. Ritengo che le donne che vengono da noi per risolvere una questione famigliare siano comunque provate sentimentalmente e sarebbe poco professionale.

 

Significato di 

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